Alle 5,30 del mattino la voce dell'altoparlante ci sveglia annunciandoci l'arrivo entro mezz'ora. Ci prepariamo e, come previsto, tocchiamo il suolo di Pantelleria alle 06,00. Dobbiamo cercare un bar per fare colazione, Bianca si sta riprendendo dal malore di ieri e deve mangiare qualcosa, e una presa di corrente per ricaricare la batteria del computer che avevo consumato le sera prima (nel computer ho le indicazioni per raggiungere il dammuso con i numeri di telefono da contattare). Troviamo subito tutto in un bar sul porto assieme alle indicazioni sull'orario e fermata dell'autobus per Scauri. Quando si esce dal porto ci si rende conto che ci troviamo altrove, case strane, rocce scure sicuramente laviche dall'aspetto variegato che ad ogni cambio di angolazione sorprendono, i caratteristici muretti a secco che proteggonole coltivazioni dal vento che a volte può essere molto forte e un paesaggio rurale con terrazzamenti coltivati a vite (zibibbo), a olivi e a capperi. Nel tragitto verso Scauri notiamo due caratteristiche che ci accompagneranno per tutto il soggiorno: strade strette e la più alta concentrazione di Panda del pianeta. Purtroppo per raggiungere i punti più belli dell'isola occorre un mezzo a motore, che ogni turista noleggia. Arriviamo a Scauri e al bivio del Cinema scendiamo e seguiamo le chiare indicazioni che ci hanno dato. Quando siamo sul posto telefoniamo alla signora che ci darà le chiavi. Arriva subito e ci illustra il dammuso. E' una signora molto gentile che ci porterà spesso un cestino di ottima uva locale. Ci sistemiamo, andiamo a fare la spesa (a piedi) nel vicino supermercato e ci stravachiamo sulla veranda in attesa degli amici provenienti da Campobasso (volo Roma - Pantelleria). Alle 20 arrivano, ovviamente in panda noleggiata (due). Arrivano con un'altra spesa fatta in un supermercato di Pantelleria. Cena, chiacchere e letto.